Metà delle famiglie italiane vive con meno di 1.800 euro al mese. Un nucleo familiare su sette ha ammesso di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese; una spesa imprevista di 600 euro, ad esempio, porta la crisi nel 30% delle case italiane. I dati contenuti nell'indagine "Reddito e condizioni di vita" curata dall'Istat (l'istituto nazionale di statistica) dipingono un'Italia in affanno, con il borsellino vuoto e il conto corrente sovente in rosso.
E' un paese ancora diviso in due, con un Sud che non nasconde di avere difficoltà anche a fare la spesa quotidiana. La percentuale di famiglie residenti nel Meridione e nelle isole in condizione di disagio risulta superiore alla media nazionale: il 22,8% delle famiglie meridionali e insulari arriva con grande difficoltà alla fine del mese. In Sicilia la metà non riesce a sostenere spese impreviste, mentre in Puglia quasi il 10% riconosce di avere difficoltà ad acquistare i generi alimentari.
In almeno un'occasione, il 9% delle famiglie si è trovato in arretrato con il pagamento delle bollette; il 12% ha procrastinato di saldare gli onorari dei medici e il 18% ha evitato di comprare i vestiti necessari perché non aveva più soldi. Addirittura l'11% delle famiglie intervistate ha confessato di dover tagliare anche sulle spese di riscaldamento per poter sbarcare il lunario.
Aumenta il numero di italiani che si indebitano per comprare i mobili di casa o la macchina. Il ricorso al credito al consumo è aumentato in misura rilevante negli ultimi anni in Italia, ma non sempre rappresenta un vantaggio. Le famiglie italiane si indebitano ma spesso non riescono ad onorare le scadenze. Il 14,4% dei nuclei familiari si ritrova, almeno una volta nell'anno, in difficoltà alla scadenza dei pagamenti. L'Istat lo aveva già detto nel maggio scorso. Il fenomeno più incisivo al Sud e nelle isole, dove la percentuale di famiglie che non riescono a saldare il debito rateizzato sfiora il 25%.
Analizzando i dati Istat, sono poi quasi 4 su 10 le famiglie italiane che dichiarano di non potersi permettere una settimana di ferie l'anno. Con punte che sfiorano il 50% tra i pensionati o i nuclei numerosi, da cinque componenti o più.
"E' la società consumistica che tende a far indebitare le famiglie perché ci induce a spendere, non i soldi che abbiamo, ma quelli che pensiamo di avere in futuro. "Ma per rinviare i pagamenti nel tempo, dobbiamo sperare che il nostro reddito resti quello che è attualmente. E purtroppo non è così".
Vogliamo partire da queste riflessione, per impegnarci a trovare delle soluzioni operative per risolvere tale situazione, non certamente rosea. Crediamo infatti che, la conoscenza delle situazioni "singole e generali" possano porre basi solide per il futuro, su quel che sarà la risoluzione al problema.
Inizia con oggi, una serie di pubblicazioni informative, afferenti lo stato della Famiglia, le quali saranno frutto di una accurata ricerca che, vogliamo mettere a disposizione dell’utenza come elemento di riflessione e d’approfondimento per quel che sarà il nostro programma futuro "linee Guida per l’Italia".
il Responsabile Nazione del
Dipartimento Politiche Abitative
UDEUR
Domenico SCAMPUDDU