Di Domenico Scampuddu
Ancora una volta siamo stati chiamati al voto, siamo stati chiamati a ratificare le decisioni altrui, senza avere la possibilità di poter far valere il diritto di democrazia determinato dall’anomalia contenuta nell’attuale legge elettorale che, non prevede l’espressione del voto di preferenza.
Ecco quindi l’assurdo, chi conta nella società civile è fuori e, chi è mediocre è eletto: con questo gioco di potere si evince che tutto è possibile, di fatto chi ha il potere non vuole socializzare con nessuno, neppure con i cittadini elettori e questi, in ottemperanza con le nuove logiche gestionali politiche, non solo debbono subire passivamente, ma debbono supportare con diligenza la classe politica che ha mostrato d’essere vigile ai propri interessi personali e giammai a quelli sociali.
Questo, credo sia troppo per tutti, è inammissibile dover continuare ad assistere ad azioni non più di “merito”, bensì clientelari, è altresì inammissibile accettare quella mediocrità basata sull’apparenza che porta i cittadini Italiani a non essere capiti, forse per taluni segretari di partito, è troppo o dequalificante adottare il principio “del capire per agire.”
Che dire dei programmi, di quei punti riferibili a vicissitudini sociali? Appare evidente che, non sia suggerita alcuna risoluzione reale ai problemi esposti, o meglio, in risposta a ciò, si è ritenuto che le problematiche enunciate possano essere di per se risolte con l’attribuzione di candidature riferibili ai temi trattati: morti bianche, problemi occupazionali ed altro ancora, non importa se gli eletti saranno in contrapposizione tra loro, o se abbiano esperienze all’opposto.
Quel che conta, comunque sono i fatti, ed il nostro “giovane” Berlusconi suggerisce finalmente un’azione concreta al precariato “sposatevi con miliardari”; tutto mi sembra irreale, quasi un incubo, tutto è assurdo, compreso le contrapposizioni fra e dentro le coalizioni: Ciarrapico litiga con Fini, Cacciari con Calearo, Rosi Bindi attacca i Radicali, Di pietro esterna e Veltroni corregge e ritratta, e così via di seguito, non mi meraviglierebbe che in tale situazione di chiarezza e di grande enfasi, Berlusconi supporti Veltroni e viceversa, anche questo lo vivremo con il “ futuro governo delle larghe intese” e, la motivazione quale potrà essere?
Ormai credo che, la politica sia vista solo come fonte di guadagno per chi, in nome delle segreterie politiche è investito del titolo di Onorevole o Senatore, e se ciò non bastasse, vi è la coerenza partitica di adottare il rinnovamento ponendo in lista una folta schiera di big rodati della politica, eredi con cognomi famosi, consorti confermate e personaggi strani e di indubbia moralità; di nuovo vedo ben poco, ed ancor meno vedo candidati capaci di poter incidere positivamente per questa società e, men che meno, che sappiano interpretare i bisogni del territorio.
In si fatta situazione il dato certo che emergerà sarà quello d’avere un “governo debole con i forti e prepotente con i deboli”.
Con tali convincimenti “determinati dai fatti”, il futuro dell’Italia e degli Italiani, non lo vedo roseo, non vedo un’alternativa di politici in grado di sovvertire quella logica di “Casta” tanto contestata, mi pare che i due Clan “Quello di Berlusconi e quello di Veltroni” abbiano ben contribuito isolando i piccoli, a creare sette di potere con il fine di consolidare i propri dettati, da quel che appare l’unica cosa che sono riusciti a fare , è stata quella d’aver creato liste da museo con il vecchio mascherato da nuovo che avanza.
In questo contesto, per onore di coerenza, non voglio ignorare quanto è stato contestato a Mastella, “aver creato un partito a gestione familiare”: che dire allora della candidatura della figlia dell’ex Ministro delle comunicazioni Salvatore Cardinale (subentro per eredità?) e, delle consorti di Piero Fassino “Anna Serafini” (arrotondamento delle entrate familiari?) e di quella di Antonio Bassolino “ Anna Maria Carloni”(avvicendamento?), mi pare che, anche su questo i cittadini elettori Italiani debbano riflettere e si sforzino a comprendere quel che è successo, quanto esposto, vedansi gli accadimenti, non credo possano essere considerati casuali, bensì un’attività di casta voluta e perseverata nel tempo da chi oggi cavalca la zebra del potere, posta in essere per distruggere le piccole e medie realtà democratiche.
Che fare quindi nel segreto dell’urna? “esprimere un voto a favore dei cultori della democrazia” questo per continuare a sperare in una società pluralista ed aperta al dialogo, questo bipolarismo “anomalo” credo abbia distrutto e diviso la nostra Nazione.
Questa sarà il nostro modo di far politica, parlando da cittadini con i cittadini, e vogliamo farlo proponendo soluzioni per il paese “perché c’è bisogno estremo di liberare le risorse umane, economiche e professionali, e perché tutti debbano sentirsi impegnati nel rilancio dell’economia evitando la creazione di precarietà o di indebitamento della Famiglia, questo impegno tutti i candidati dovrebbero sottoscriverlo in quanto non può essere un’utopia ma una ragione reale da perseguire senza se e senza ma.