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13.03.2007 - «Consiglio di abbassare i toni tanto, non cambieremo idea»
 

«Consiglio di abbassare i toni tanto, non cambieremo idea» da “Avvenire” di martedì 13 marzo 2007

Mauro Fabris, il capogruppo dell'Udeur alla Camera, difende le posizioni del partito, schierato contro i Dico, e replica punto per punto alle critiche e alle frecciate indirizzate al loro ministro, Clemente Mastella. E non nasconde un piccolo dispiacere: nessuna difesa da parte di Prodi di un suo ministro. «Non c'è neppure da parte sua - dice - una condanna dell'intolleranza della piazza espresso verso Mastella e anche verso la Chiesa» Onorevole, tutta questa vicenda che effetti avrà sul governo? Se il provvedimento sui Dico viene lasciato al libero confronto parlamentare non avrà nessuna influenza sul governo. Il governo ha fatto anche troppo. Eravamo contrari che formulasse una propria proposta. Adesso deve fermarsi e lasciare la parola al Parlamento senza altre forzature e senza imporre la maggioranza su un testo che non è condiviso. È contraria non solo l'Udeur, ma sono contrari anche Pallaro e altri esponenti della Margherita. Chiedete di essere lasciati liberi? Noi abbiano già detto che ci sentiamo liberi, non è che lo chiediamo. Cosa pensa che succederà in Parlamento? La maggioranza non c'è, ma può formarsi perché ci sono comunque, anche nel centrodestra, più posizioni di persone che hanno già detto che si appelleranno alla libertà di coscienza. E una responsabilità che ciascuno prenderà in prima persona. Non penso, quindi, che ci siano problemi per il governo, sempre che si abbassino i toni. La manifestazione di piazza Farnese voleva essere un'occasione per chiedere tolleranza e invece ha espresso solo tantissima intolleranza. E’ stato detto che Mastella, in fondo, fa sempre così: minaccia e poi alla fine si accorda. Nessuno si illuda che su questa vicenda noi dell'Udeur abbasseremo la testa né che accetteremo di scambiare una poltrona di governo con l'identità del partito. Su questo ne va l'esistenza stessa del partito, per cui non esiste una questione di accordi. A chi ha detto questo, cioè a Migliore di Rifondazione, dico che avrà occasione di ricredersi, a parte che l'ha già avuta perché Mastella è stato l'unico ministro, a differenza dei vari Rutelli, che non si è presentato al Consiglio dei ministri. Non ha votato questo testo e con estrema chiarezza ha espresso in sede parlamentare, proprio sulla mozione che chiedeva al governo di andare avanti con una proposta sui Dico, il parere negativo. Migliore dovrebbe ricordare quello che l'Udeur ha già fatto e detto su questo. Comunque lo tranquillizzo: l'Udeur non ha intenzione di barattare una poltrona. Rosy Bindi sospetta che in fondo a Mastella sta a cuore la legge elettorale e la questione sui Dico è solo strumentale. È ingenerosa ma stia tranquilla. Capisco che i cattolici che si sono impegnati sui Dico abbiano qualche problema a giustificare la loro posizione, ma non usino l'Udeur per coprire le proprie responsabilità. Vorrei ricordare che sulla mozione dell'Udeur contraria all'iniziativa governativa abbiamo chiesto anche la possibilità di votare per parti separate. I cattolici della Margherita hanno votato contro quella parte della mozione dell'Udeur dove si invitava il governo a fare norme che escludessero totalmente la possibilità di adozione per le coppie omosessuali. Se qualcuno ha problemi con la propria coscienza, anche per quanto i pastori stanno dicendo, non cercasse di coprirsi attaccando l'Udeur.


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