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26.11.2010 - LA CRISI POTREBBE PIEGARE SUPERMAN |
da "L'inClemente", del 26 novembre 2010, Rubrica del Nazione-Carlino-Giorno |
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Via via che si avvicina la data del 14 dicembre, quando Senato e Camera saranno chiamati a votare la fiducia al Governo, cominciano a diradarsi le nebbie sui possibili futuri scenari, anche se la politica è sempre nemica di certezze e non è facile dire fino all’ultimo giorno come realmente potrà andare a finire. Per restare all’oggi, una cosa sembra certa ed un’altra abbastanza probabile: l’orientamento contrario del Capo dello Stato ad elezioni anticipate, vuoi per la nostra economia alle prese con una difficile ripresa, vuoi per la situazione eccezionalmente seria in cui versa l’Europa con i mercati finanziari in fibrillazione e la crisi dell’euro, vuoi per le decisioni che il 15 dicembre potrebbe adottare il Consiglio europeo e che potrebbero toccare da vicino anche il nostro Paese. Ecco, allora, che comincia a diventare più concreta, e qui entriamo nel campo delle probabilità, l’ipotesi di un governo di solidarietà nazionale in grado di affrontare con autorevolezza le misure che l’Europa richiederà. Ma come ci si potrebbe arrivare? I possibili scenari, dopo il 14 dicembre, sono due. Berlusconi ottiene la fiducia di ambo le Camere, torna ad essere il ‘dominus’ della scena politica e, libero dai condizionamenti di questa o di quella forza politica, può decidere di affrontare in piena autonomia la seconda parte della Legislatura con un nuovo programma e un Governo più forte, che in qualche forma di nuova solidarietà recuperi l’intesa con gli alleati di un tempo e altri, come l'UDC, cui non sembra vero liberarsi dell'ipoteca politica della sinistra, essendo venuta meno l'idea dalemiana di Casini premier. Diverso se una delle due Camere dovesse votare la sfiducia. In questo caso la situazione si ribalterebbe e potrebbero essere invece Fini e Casini, consci che la situazione interna e internazionale richiede di essere affrontata con un governo autorevole, nel pieno delle proprie funzioni, a decidere di responsabilizzarsi con l’ingresso nell’Esecutivo dei rispettivi partiti. Ma in questo caso sorge un interrogativo? Ancora con Berlusconi Premier o con un Governo che prescinda dal Cavaliere? Nei fumetti Superman muore ma non si piega. In questo caso?
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