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22.04.2006 - Roma, 22 aprile 2006 - METODI MASTELLIANI E METODI BERTINOTTIANI |
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In questa incredibile guerra di egemonia a sinistra tra comunisti ed ex comunisti – sottolinea una nota dei Popolari Udeur riferendosi a quanto pubblicato oggi su alcuni giornali – c’è chi, fingendo di accettare con fair play la sconfitta politica ma rivendicando subito risarcimenti adeguati, critica i metodi utilizzati da Bertinotti e afferma con disprezzo: sono “metodi mastelliani”.
Fossero questi davvero i nostri metodi, ben altra – rileva la nota – sarebbe stata l’ultima parte della storia politica italiana: I nostri metodi, lo ricordiamo a questi irriconoscenti piccoli uomini dalla morale disinvolta, hanno dato ai DS presidenze e non hanno tolto presidenze.
Hanno dimenticato assai presto, questi piccoli uomini, che proprio grazie ai nostri “metodi mastelliani” l’on. D’Alema è stato in Italia il primo Presidente del Consiglio postcomunista. Basta quindi con ingiurie ingenerose e irrispettose della verità dei fatti!
In questa collaborazione politica che dura da alcuni anni, forse troppi, abbiamo sempre dato – ricordano i Popolari Udeur – senza mai ricevere nulla in cambio. Anzi, quando abbiamo avanzato qualche legittima richiesta al vertice di qualche piccolo Ente sparso per l’Italia, questa richiesta è stata fatta passare sempre, con compiacenze mediatiche, come ricatto o prevaricazione mentre era soltanto la risposta al ricatto e alla prevaricazione di altri. A vedere quanto sta accadendo in questa partita politica, dove il senso e lo spirito di coalizione è scomparso, ci viene voglia di dire con beffarda ironia che d’ora in avanti ci applicheremo ai “metodi bertinottiani”.
Intanto – prosegue la nota – prendiamo atto, come prende atto il Paese, che la coalizione va sempre più a sinistra e, per quanto ci riguarda, all’interno di questa coalizione siamo sempre più simili alle ombre dantesche. Nella coalizione che ha vinto di misura le elezioni c’è infatti sempre più il fantasma del Centro, di quel poco di centro che ad esempio, però, ci fa essere nel Sud il terzo partito nonostante le enormi difficoltà che abbiamo patito e dovuto affrontare. E di questa Italia meridionale vediamo che ci si è presto dimenticati, così come dobbiamo purtroppo constatare che il corpo del Centro è sempre più altrove.
Quanto si potrà durare così? Senza gesti significativi – conclude la nota dei Popolari Udeur – la fine arriverà prima dell’inizio e non certo per colpa nostra.
P.S. Se per il Quirinale ci Sarà Ciampi, noi lo voteremo e per il Senato niente mercanteggiamenti ma solo atti politici.
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