E' in libreria "Tenero" (ed. Novecento) di Alberto Alessi, artista poliedrico, scrittore e musicista nonché uomo politico. Il libro, come sottolinea nel titolo l'autore, è una "favola per bambini che non hanno sonno". L'intenzione, dichiarata dallo stesso Alessi ad una presentazione del libro, è quella di far tornare i bambini a leggere, nel nobile tentativo di separarli, almeno per qualche ora, dal televisore.
"Tenero" è un racconto accattivante, il cui protagonista, un bambino il cui nome è, per l'appunto, Tenero, si trova in un bosco magico dove inizia il suo approccio con la natura, gli animali ed in un certo qual modo con vita stessa. Sono proprio gli esseri naturali del bosco, il cane, il gatto, la farfalla, ad instradare il bambino sul percorso che lo porterà alla conoscenza dell'esistere; ogni animale ha la sua saggezza da trasmettere a Tenero: Diversamente dalla favolistica classica, Alessi non trasforma gli animali in esseri somiglianti e caricaturali dell'uomo, ma li lascia vivere come sono, fotografandoli e quindi raccontandoceli, con l'occhio dei bambini. A Tenero si accosta Durina, una deliziosa bambina tutto pepe che fa da contraltare al protagonista accompagnandolo per un periodo nel suo cammino di maturazione.
Una crescita che non porterà il nostro piccolo eroe a diventare adulto, ma ad una maggiore consapevolezza nel e del suo essere bambino. E' d'obbligo sottolineare la stretta relazione che trova in questo libro tra l'Alessi scrittore ed il musicista; l'autore, infatti, inserisce, forse inconsciamente, dei ritmi precisi al racconto, modulandolo con gli enjambements poetici. Il tutto si completa nelle illustrazioni del libro del valente Marcello Cataliotti Natoli, che scegli el'unica via d'immagine possibile per una fiaba, quella del disegno non realistico.
Sul piano linguistico riferiamo l'analisi che ha fatto di questo lavoro Antonio Giordano: "La punteggiatura singolare, le onomatopee, i neologismi sono frutto di un'interlocuzione ideale ma pur sempre vera con i codici espressivi infantili e il tutto risulta, quindi, più efficace e meno attaccato alla res condizionante". In ultima analisi è questo un libro che ricerca e raggiunge esattamente lo scopo per cui è stato scritto: offrire la possibilità della lettura di una favola ai bambini rimproverando allo stesso tempo, sommessamente ma non troppo, tutti quelli che delegano alla televisione i loro compiti educativi.
Arcangela Parisi
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