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05.06.2007 - Mastella: «Ora bisogna difendere la Finanza»
 

Mastella: «Ora bisogna difendere la Finanza» Il Guardasigilli spiega perché serve una mozione di solidarietà alla Gdf ADOLFO PAPPALARDO Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, non vuole entrare nella vicenda. Tiene a cuore, però, una cosa: «Dobbiamo presentare una mozione di solidarietà alla Guardia di Finanza». Sul generale Speciale poi, una considerazione: «Non ricorrere al Tar o al Consiglio di Stato, come sollecitavano tutti, è un gesto che gli fa onore. Ha evitato ulteriori strascichi polemici su un corpo prestigioso che ora ha bisogno solo di tranquillità».

Ministro Mastella, ritiene che presentando una mozione di solidarietà si possa archiviare il caso? «E evidente e oggettivo che resta l'unico modo per evitare trappole che arrivano dagli altri, dall'opposizione. Presentare una mozione di solidarietà sarebbe un bel gesto e potrebbe vedere l'adesione di maggioranza e opposizione. O se è quest'ultima a presentare un documento del genere, la maggioranza o singoli potrebbero farla propria». Allora, è un modo per tirarsi dentro qualche voto della Cdl e non rischiare di andare sotto, visti ì numeri risicati del Senato? «No, non è da porre assolutamente su questo piano. La solidarietà è un atto oggettivo perché non si può giocare con le istituzioni. E soprattutto, dobbiamo far tornare la serenità e far lavorare la Guardia di Finanza con tranquillità. Per questo deve avere la nostra fiducia, lo meritano. Facciamo quindi, questo gesto e chiudiamo così una parentesi».

Per chiudere il caso Speciale? «Non c'entra la vicenda singola. Al vertice può esserci una volta uno, una volta un altro. Tanto che nelle Fiamme gialle non vige la regola dei Carabinieri dove solo qualcuno dello stesso corpo può diventarne comandante generale. Io penso solo alla tranquillità della Guardia di Finanza e alla serenità che deve regnare tra le varie istituzioni di questo Paese. Comunque ho apprezzato molto il generale Speciale». Quando? «Oggi (ieri, ndr.) quando ho saputo della decisione di non presentare alcun ricorso al Tar o al Consiglio di Stato come molti gli suggerivano. Un gesto che apprezzo molto e che gli fa grande onore perché ha preferito evitare ulteriori strascichi e polemiche per il corpo che ha guidato». Il governo apporrà la fiducia mercoledì a Palazzo Madama? «No, non credo che ci sarà la fiducia. Spero però, che si segua il mio consiglio e dopo questa vicenda viga un atteggiamento un pò' più mite e senza strumentalizzazioni. Come invece, sta accadendo in questi giorni».

È ufficiale: il generale Roberto Speciale non ha accettato l'incarico alla Corte dei Conti. Lei che ne ha apprezzato il gesto di non fare ricorso che dice su questo rifiuto? «No, preferisco non entrare nel merito su questo punto».


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