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09.05.2006 - L’UNIONE VOTA SCHEDA BIANCA
 
Vertice a Santi Apostoli. Prodi: segno di disponibilità al confronto. Udeur: unità di intenti con la coalizione di Alessandra Ponti da “Il Campanile” di martedì 9 maggio 2006 Giornata di nominations e trattative lasciano il posto al verdetto finale. In questi giorni maggioranza e opposizione decideranno le sorti della partita al Quirinale. Una sfida che non può certo finire in parità. Con D’Alema “sponsor” di Giorgio Napolitano uscito dall’ultimo vertice dell’Unione. E l’annuncio della Casa delle libertà di votare compatto per Gianni Letta, dopo la proposta della rosa di quattro nomi (Amato, Dini, Marini e Monti) avanzata nel weekend. Se neppure i due scrutini di oggi dovessero bastare, la questione si risolverà domani, giorno della quarta votazioone, quando il quorum passerà dai due terzi alla maggioranza assoluta. Dopo una prima votazione, dall’esito scritto (fumata nera) prima di entrare in Aula. 9.24. Vertice dell’Unione. A piazza Santi Apostoli cominciano ad arrivare i leaders dei partiti del centro-sinistra per il vertice dell’Unione con Romano Prodi sulla candidatura al Quirinale. 10.22. Fassino e Rutelli. «Abbiamo espresso la candidatura di Napolitano, personalità dal profilo istituzionale forte e chiaro che ha goduto e gode di stima universale, il cui rigore civico, politico, senso dello Stato sono noti», osserva il segretario della Quercia. «Siamo convinti, e tutti insieme, per la candidatura di Giorgio Napolitano: una personalità di grande equilibrio già presidente della Camera, senatore a vita, in grado di dare alla nostra Repubblica un ancoraggio saldo», ribadisce il leader della Margherita, Francesco Rutelli. 10.35. L’indicazione dell’Udeur . «L’Unione non voterà Giorgio Napolitano nelle prime consultazioni a maggioranza qualificata se non ci fosse un accordo con la Cdl che rendesse l’elezione immediata - spiega il segretario dei Popolari-Udeur -. Questo per non bruciare un nome istituzionalmente così autorevole». 10.36. Aut aut di Violante. «Se anche i voti della Cdl non convergono su un nome di prestigio,come quella di Giorgio Napolitano, si torna alla candidatura di Massimo D’Alema», afferma il diessino a Radio Radicale. 11.29. L’apertura di Buttiglione. «Stiamo valutando la proposta di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica – fa sapere il presidente dell’Udc - Una persona stimata, di valore, di cui personalmente ho avuto modo di apprezzare il garbo e l’autorevolezza sia da europarlamentare che da ministro per le Politiche Comunitarie». 11.48. La richiesta di D’Alema. «Noi abbiamo avanzato una proposta – dichiara il presidente della Quercia -. Ci hanno chiesto una personalità che avesse un profilo istituzionale. Abbiamo proposto l’onorevole Giorgio Napolitano - conclude - ci aspettiamo che con serietà e coerenza lo votino». Per questo, visto che «Fini, Casini e Letta erano presenti alla riunione di ieri, «mi aspetto che siano coerenti con le loro dichiarazioni». 12.05. L’augurio del Prof. «Spero che Napolitano ce la faccia subito», auspica il leader dell’Unione. 14.26. Cdl verso il “no”. Secondo fonti parlamentari, il centro-destra sarebbe orientata a dire un “no” alla candidatura di Giorgio Napolitano. E il veto della Cdl sarebbe stato già sottoposto anche al leader dell’Unione, Romano Prodi. 15.02. Il no di Berlusconi. «Voteremo Gianni Letta, poi vediamo», fa sapere Silvio Berlusconi, assicurando che «nella Cdl c’è unità di intenti». 15.23. L’Udeur con la coalizione. Dopo la riunione a Largo Arenula con i vertici del partito, il Campanile fa sapere di essere disposto ad uniformarsi con qualsiasi decisione sarà presa dalla coalizione di maggioranza. Riaffermando la sua lealtà agli alleati. 15.29. La decisione dell’Unione. Dopo il summit a piazza Santi Apostoli, il centro-sinistra prende la sua decisione: alla prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica, voterà scheda bianca. La decisione è stata assunta durante la riunione dei capigruppo del centrosinistra con Romano Prodi, Piero Fassino e Francesco Rutelli. 16.02. Le motivazioni di Prodi. Quando mancano ormai pochi minuti alla votazione, il professore spiega l’intenzione dell’Unione: «La scheda bianca è un segno di attesa nei confronti della Cdl».

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