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| 02.05.2006 - Il leader dell’Udeur “ L’ho detto a Prodi: voto pure Marini, ma non so come andrà a finire. Io candidato? Di certo avrei più consensi” |
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 Mastella: ci stanno preparando la forca. Sul voto a Palazzo Madama vedo nero.
Dieci del mattino. Clemente Mastella attraversa a passi veloci Piazza Santi Apostoli: e si vede lontano un miglio che ha un diavolo per capello. Ha appena finito il suo incontro con Romano Prodi.
A guardarla, non si direbbe sia andato granchè: è così, onorevole?“Non si ha il senso del fatto che il Paese è spaccato e che al Senato la nostra maggioranza è incerta”.
Prodi le ha confermato che a Palazzo Madama si punta su Marini?“Io voto pure Marini, mica non lo voto. Ma a Romano l’ho detto che al Senato è difficile. Comunque, mi dicano come devo votare e io voto”.
A lei Prodi cosa propone?“Nulla. Ma torniamo un momento al Senato. Sgombro il campo: non è su me che punterà il centro destra per far saltare la maggioranza, sanno che non mi presto a questi giochino. Ma se andiamo avanti così, rischiamo davvero di andare sotto”.
E perché, scusi?“Perché c’è un brutto clima, anche tra di noi. Non può essere che io vado a parlare con Prodi e dopo cinque minuti arriva Di Pietro e mi attacca. Mi sono rotto. Bertinotti e gli altri possono trattare, se invece vado io a porre un problema, diventa un ricatto”.
Torniamo al Senato.“Non ho capito che hanno in testa. Però, per quanto mi riguarda, a Prodi ho detto: ma scusate, io sono andato in guerra sulla linea di frontiera, il mio bottino l’ho fatto e voi ve ne fregate? Si ho l’1,5 %: ma nella coalizione il partito più grande ha il 17%. Spadolini con l’1,5% era alleato e valorizzato da un partito che aveva il 40%. È un problema di funzione politica. La mia qual è? Mi viene dato rilievo o no? Anche perché, intanto, Ds e Margherita si sono già divisi tutto.
Altro che funzione politica, lei parla di poltrone!“È perché gli altri di che parlano, di botanica? Io posso capire che tu fai scegliere prima ai partiti più grandi, ma non possono prendersi tutto, presidenze, Esteri, Interni, Difesa… Com’è che io sono buono solo quando servo a portare i voti o a raccattare qualche senatore ora che i numeri sono scarsi?”.
E sta raccattando qualche senatore davvero? Ha parlato con Casini della situazione?“Evito di parlarci. Comunque, loro hanno in testa di montare una bella forca al Senato e di impiccarci lì. Il loro problema – dicono – è se il governo dura un anno oppure due. Questo pensa – no di là. È l’Udc non viene di qua, per una ragione: che Berlusconi dal voto è uscito bene. In privato dicono: caspita, quello è un genio!”.
Insomma, nessuna buona notizia…
“Io sono sereno, posso fare anche solo il Senatore e chiuderla qua”.
Praticamente non vogliono darle niente, è così?“Mi dicono: poi vediamo. Io ho chiesto mezza cosa, dico mezza cosa, e loro rispondono poi vediamo. Ma che modo è?
Ma è vero che puntava alla presidenza del Senato?
“Io non la chiedo. Certo, Prodi mi ha domandato: ma tu prenderesti più voti di Marini, lì? Gli ho risposto: io sono leale, però ti dico certamente si”.
E quindi?“E quindi io sono interessato a che si superi il guado del Senato, perché altrimenti non si fa il governo. Ma se mi trattano così, sa che dico? Ma che mi frega?! Se io non entro al governo, allora vedetevela voi…”
Cosa chiede per entrare nel Governo?“Un ministero, cos’altro? Il ministero della Difesa me l’hanno offerto loro prima del voto. Dico loro, non io. E ora mi spiegano che non si può perché c’è da sistemare un amico di Prodi. Comunque, io non chiamo più nessuno. E lo ripeto: la vedo nera. Perché anche fare i giochini al Senato è difficile, adesso. Se avessimo avuto un maggioritario forse era diverso, ma così… Di la son tutti certi che il governo dura poco: perché mai dovrebbero venire di qua?”.
[fe.ge]
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