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27.09.2007 - Question time di mercoledì 26 settembre: Picano interviene a favore degli alunni diversamente abili. |
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L’On. Picano è intervenuto oggi in aula a Montecitorio durante il consueto appuntamento del question time del Mercoledì.
Nell’interrogazione esposta al Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni, e sottoscritta da tutto il Gruppo Camera Popolari-Udeur, l’esponente cassinate ha evidenziato il problema degli insegnanti di sostegno per gli studenti diversamente abili, spesso in numero troppo esiguo rispetto alle reali esigenze scolastiche. A questo proposito, l’On. Picano ha portato ad esempio il caso concreto di una ragazza toscana, la quale ha visto progressivamente ridottosi, nel corso degli anni, il numero di ore con l’insegnante di sostegno, con conseguenze tangibili nell’apprendimento. L’esponente Udeur ha altresì ribadito che il diritto allo studio, anche per i diversamente abili, è diritto costituzionalmente garantito (artt. 34 e 38 della Costituzione).
Nella sua risposta, il Ministro Fioroni ha sottolineato come gli alunni diversamente abili sono in Italia 174.445, ed i docenti di sostegno più di 90.000, evidenziando in tal modo un rapporto di 1 docente di sostegno ogni 1,94 alunni.
Per ciò che concerne il caso specifico, il direttore scolastico della Toscana ha specificato, nella risposta all’interrogazione, che è stato studiato ed affrontato secondo la logica assodata di intervento, ovvero quella del massimo intervento possibile nella prima fase dell’integrazione scolastica: a questo proposito, la ragazza in questione ha beneficiato di 24 ore di sostegno nella scuola primaria, e di 13 e 12 ore durante la scuola media. Nell’anno scolastico 2006/2007 ha altresì potuto usufruire di 10 ore con docente di sostegno, di 6 con un operatore socio-sanitario e di altre ore di attività di laboratorio.
Il Ministro ha altresì dichiarato di aver sollecitato il direttore scolastico toscano affinché svolga una nuova indagine conoscitiva per il caso specifico.
L’On. Picano ha quindi ringraziato il Ministro per l’operato sinora svolto, ribadendo tuttavia come il problema si stia trasformando in una sorta di grido di dolore da tutta Italia per fondi insufficienti, ed ha quindi lanciato una proposta: quella di verificare la possibilità, in vista della Legge Finanziaria, di una tassa direttamente devoluta a questo tipo di assistenza, per dimostrare una maggiore vicinanza della politica a tematiche così sensibili.
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