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03.10.2007 - 03.10.07 "Il Mattino" l' intervista: "Mastella: prendetevela con il giudice, io non c'entro" |
L'iniziativa. Già disposte le necessarie verifiche |
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Raffaele Indolfi
Ministro Mastella com'è possibile che un ex brigatista condannato all'ergastolo per concorso in sei omicidi e in due tentati omicidi fosse in regime di semilibertà? Fosse cioè lasciato libero di uscire, a suo piacimento, dal carcere e tornare a commettere delitti, come ha ieri mattina ha fatto a Siena, dove ha tentato una rapina in banca? «La domanda va rivolta al magistrato che gli ha concesso il beneficio della semilibertà, non a me».
Ma lei non è il ministro della Giustizia? «Sì, ma non sono il giudice unico del Paese. C'è una legge che non ho fatto certo io. La semilibertà è un istituto previsto dalla legge Gozzini e può essere applicato in presenza di determinati presupposti dalla magistratura nell'esercizio
dei poteri di propria competenza. Quello che posso fare io come ministro della Giustizia è verificare se esistevano o meno i pressuposti perché l'ex brigatista Cristoforo Piancone fosse libero di uscire di
giorno dal carcere».
E lo farà? «Certo. Ho già disposto delle verifiche per accertare se la decisione presa dai giudici di Torino di concedere il beneficio a Piancone, arrestato ieri a Siena nell'ambito delle indagini sulla rapina al Monte dei Paschi, sia stata assunta previa attenta e completa valutazione delle condizioni richieste. Altro
non posso fare».
Vero, ma intanto, come è già avvenuto per l'indulto, non rischia di diventare ancora una volta lei il bersaglio della polemica? «lo non ho problemi ad assumermi le mie responsabilità. Ma bisogna finirla con questa rincorsa mediatica di cercarne per forza anche dove non ci sono affatto. È fuorviante puntare sempre e comunque il dito accusatore contro il mio ministero ogni volta che c'è qualcosa che non va nella
giustizia. Ripeto, quello che dovevo fare in questo caso, io l'ho fatto». Ci saranno provvedimenti da prendere? «Facciamo le verifiche e poi vedremo».
Invierà gli ispettori del ministero al tribunale di sorveglianza di Torino per capire perché un pericoloso brigatista che non si è mai dissociato, né pentito, sia stato premiato con la semilibertà?
«Portiamo prima a termine quello che abbiamo appena iniziato, cioè le verifiche. Non trascuro certo l'allarme che suscita un episodio del genere. Capisco la polemica. Ma la giustizia non è quella che si fa nelle piazze o sul blog. Una giustizia così è la fine della democrazia».
Passando al pacchetto sicurezza, lei ha nuove proposte da fare. Quali? «Vorrei presentare alcune misure contro la contraffazione, un fenomeno che rischia di spennare artigiani, commercianti, piccole e grandi imprese. Contro la contraffazione occorre fare una severa battaglia». Il suo giudizio sulla Finanziaria? «Mi pare una buona Finanziaria, e poi con i tempi che corrono questo è quello che passa il convento. Non è che si possono fare salti incredibili, la fai leggera e ti dicono che è troppo leggera, la fai pesante ed è troppo pesante e francamente ci sono gli incontentabili per costituzione e per disegno politico».
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