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09.10.2007 - «No ai processi in piazza» |
09.10.07 "Il Campanile Nuovo" |
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Manuela D'Argenio
«No ai processi in piazza»
Mastella dagli Usa cita Aldo Moro: «Basta al linciaggio mediatico». Il ministro della Giustizia a New York per il Columbus Day: «Per i cambiamenti ci sono le elezioni. Alle urne ognuno può scegliere liberamente. C’è un senso delle Istituzioni che qualcuno fa finta di non capire»
In una parola: cautela. L’atmosfera che si respira nel Paese di certo non è delle migliori. Anzi, è piena di tensioni e contrapposizioni pericolose che potrebbero degenerare in un vero e proprio scontro. Il caos, insomma. Quindi, meglio tenere sott’occhio quanto sta accadendo, senza sottovalutare nulla. E’ il Guardasigilli Clemente Mastella che durante la sua visita a new York in occasione del Columbus day continua a lanciare avvertimenti, rispetto a un clima che ricorda gli anni di piombo. E non a caso, chiama in causa Aldo Moro, prendendo a prestito una frase che il leader Dc pronunciò alla Camera il 18 novembre del 1977, all’epoca dello scandalo di Lockheed: «Moro disse non ci faremo processare sulle piazze – sbotta il Guardasigilli - io ripeto non ci lasceremo processare sulle piazze mediatiche o su qualsiasi piazza». Continua insomma la difesa di Mastella contro quel linciaggio mediatico più volte ribadito. Per questo, aggiunge, «se uno vuole cambiamenti, ci sono le elezioni al momento del voto la gente può scegliere liberamente...C’è un senso delle istituzioni che qualcuno in Italia fa finta di non capire». E ancora: «Nella mia vita non mai giocato in difesa, per questo ho pagato di persona. Ho avuto la mia Pasqua fatta di morti e resurrezioni, io sono fatto così. Ma quello che conta sono solo le elezioni, tutto il resto è noia, come dice la canzone». Parole dure, che accompagnano gli avvertimenti sul rischio di terrorismo già pronunciati da Mastella la scorsa domenica, descrivendo un clima politico attuale che «rischia di essere un terreno di coltura di un neo-terrorismo che in Italia non è mai stato eliminato completamente», neppure dopo l’attentato a Marco Biagi. E «questo clima - ha aggiunto Mastella - rischia di essere uguale a quello della prima volta in cui venne messa in discussione la legittimità di un governo della Dc». Così, a bordo della macerati bianca con la quale ha aperto la parata del Columbus day il ministro fa una riflessione sul suo paese: «Il talento e la capacità dell’Italia sono talvolta consumate da polemiche sterili», e tra queste il Guardasigilli ci infila l’ultima sulla sua presenza alla parata: «Ogni anno viene qualcuno e non ci sono polemiche, quest’anno sono venuto io e ci sono state polemiche. La verità è che sono venuto con il volo di Lindberg». Quanto alla manifestazione in sé, un’altra riflessione: «La parata di Colombo a molti può sembrare solo un’americanata, ma nella chiave del rapporto tra Stati Uniti e Italia è un fatto di grande umanità». Ad accogliere il guardasigilli un bagno di folla, con tanto di inni e cori di saluti da parte degli italo-americani presenti al corteo. Il ministro ha anche ricevuto un’ovazione da un gruppo di sostenitori della candidatura dell’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, e non nasconde la sua soddisfazione: «Sto ricevendo un grande supporto qui a New York – così commenta - Tutti mi dicono di tenere duro ed andare avanti. La comunità italo-americana è molto attenta alla politica di casa nostra». Ma le sue esternazioni, in Italia, sortiscono l’effetto sbagliato. Almeno stando alle reazioni dell’opposizione che coglie la palla al balzo per screditare il Guardasigilli e il governo in generale. Il leader dell’Udc invita il segretario dei Popolari-Udeur a esternare in Parlamento le sue preoccupazioni. «Mastella – commenta Lorenzo Cesa - lancia un allarme grave che supera l’ambito del caso personale. Lo invitiamo a venire in Parlamento per spiegare compiutamente nelle sedi opportune le proprie opinioni consentendo così il dibattito tra tutte le forze politiche che appare sempre più necessario». Mentre, dal fronte forzista, Isabella Bertolini ne approfitta per invitare il ministro della Giustizia a lasciare la coalizione della quale fa parte: «Il Guardasigilli diventerà credibile quando comincerà a combattere contro quel brodo di coltura alimentato dalla sinistra radicale nel quale i neobrigatisti trovano nutrimento e linfa vitale».
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