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10.10.2007 - «Ma Walter s'informi, i Ds erano d'accordo» |
da "Il Mattino" di mercoledì 10 ottobre 2007 |
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Da New York la replica di Mastella «E a Grillo non risponderò più»
«Chieda allora ai suoi perché l'hanno votato», replica così Clemente Mastella a Walter Veltroni che critica l'indulto. Il ministro della Giustìzia da New York dice basta alle polemiche e pone uno stop agli attacchi di Grillo. Ma insiste sull'allarme terrorismo. Ministro Mastella, cosa replica al sindaco di Roma che critica l'indulto?
«Chiedesse ai suoi che sono stati solleciti a votarlo».
Perché ai suoi?
«Perché senza il loro apporto determinante il provvedimento non sarebbe mai stato approvato»,
Bene, ma Veltroni non polemizza direttamente con lei. Critica l'indulto all'interno di un discorso più generale sulla sicurezza.
«Sì, ma io gli dico lo stesso di chiedere ai suoi. E poi basta con questa diatriba: parliamo d'altro».
Allora di Grillo che ha messo sul suo blog la ripresa della contestazione che ha subito a New York durante la sfilata del Columbus Day?
«Facesse quello che vuole. Non me ne frega nulla».
Non vuol commentare neppure la proposta che avanza?
«Grillo, ripeto, può dire quello che vuole io non ho niente da replicare. Io su di lui, sulle cose che dice e su quelle che fa, per quanto mi riguarda ci ho messo uno stop».
Ma lei è un uomo di spirito, non vuole dir nulla sul concorso che il comico ha lanciato: quello di un progetto per la costruzione di una "Mastellamobile"?
«No. Io su quello che fa Grillo e dice non ho né da ridere, né da sorridere, né da commentare».
Parliamo della sua tasferta americana. Come sta andando?
«Benissimo. In America faccio e1 mi occupo di cose più serie di quelle che mi vogliono imporre altri come è successo l'altro giorno durante la sfilata del Columbus Day».
Si riferisce ai «grillini» che l'hanno contestato?
«Sì a quei cinque che per farsi pubblicità hanno inscenato quella loro piccola e isolata sceneggiata, mentre erano migliaia quelli che mi applaudivano e scandivano il mio nome».
Una bella soddisfazione?
«Splendida. Ma è tutta l'accoglienza che ho ricevuto, dovunque sono andato a New York, che mi ha molto soddisfatto. Sono molto contento di questo viaggio che ho fatto a mie spese».
Vero, quanto ha pagato?
«Questo non lo dico. Ma aggiungo solo che non so se altri, che sono venuti in America a rappre
sentare l'Italia alle celebrazioni del Columbus Day si siano comportati allo stesso modo».
Insiste sull'allarme terrorismo che ha lanciato proprio ne gli Stati Uniti, nonostante le critiche che sono venute dalia sua parte politica?
«Quando c'è il linciaggio, si pongono le condizioni».
Il centrodestra, diversamente da molti del centrosinistra, non liquida il suo allarme, l'Invita a riferirne in Parlamento: ci andrà?
«Io non faccio indagini. Dico quello che potrebbe accadere. Cossiga mi dà ragione. Moro parlò profeticamente proprio a Benevento, dove 30 anni fa lanciò l'allarme terrorismo. Spero che non sia così, che oggi non ripeta quello che è avvenuto 30 anni fa».
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