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17.10.2007 - Mastella: il 41 bis resta Carceri piene tra 18 mesi
17.10.2007 da "Il Sole 24 ore"
 
Mafia. Per il Guardasigilli «inutile la predica del giudice Usa sul caso Gambino

Uno sfogo per la scelta del giudice americano sul caso Gambino e il cosiddetto 41 bis. Un avvertimento sulle carceri di nuovo piene tra 18 mesi. E un'idea: quella di aumentare la responsabilità penale dei 16enni, di pari passo con il loro coinvolgimento nella politica. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, approfitta di una conferenza stampa e di un convegno per dire la sua su una serie di problema che gli impone la cronaca. Quanto alla decisione di un giudice Usa sulla mancata espulsione del boss Gambino, dice di non condivderla né come ministro né come politico: «Il regime carcerario del 41 bis non sarà toccato. Ha superato le forche caudine del giudizio in sede europea e si è guardato a questa norma in maniera molto severa. Ora, venirci a fare la predica su questo mi sembra del tutto inutile. Il 41 bis rimane, lo si è deciso anche in commissione antimafia». Punto. Quanto alle
«dietrologie» secondo cui saremmo di fronte una «ritorsione» per la vicenda del sequestro di Abu Omar, Mastella chiosa: «Sarebbe scorretto se mi avventurassi nell'interpretazione di relazioni internazionali, che non mi competono».
Il ministro si lancia, invece, in un'ennesima difesa dell'indulto e in un'analisi di quella che, nel giro di qualche tempo, potrebbe diventare una nuova emergenza carceri. Il "la" glielo dà il Capo dell'amministrazione penitenziaria (Dap), Ettore Ferrara, secondo cui la popolazione carceraria aumenta al ritmo di mille detenuti al mese. «Figuriamoci che cosa sarebbe accaduto senza l'indulto! - esclama il guardasigilli -. Oggi, nelle carceri, ci sarebbero 78mila detenuti. Una situazione drammatica e devastante che renderebbe ancora più grave l'insicurezza». In serata, poi, dal Dap arriva una nota per precisare che l'indulto non ha nulla a che fare con questo progressivo aumento dei detenuti (oggi se ne contano già 47mila rispetto a una capienza degli istituti penitenziari di43tni-la posti; prima dell'indulto era stata raggiunta quota 63mila).
«Occorrono interventi strutturali» dice Ferrara, aggiungendo che sul piano amministrativo si sta cercando di fare qualcosa. Ad esempio, si sta sperimentando di utilizzare agenti penitenziari per vigilare sui detenuti che hanno beneficiato di misure alternative (semilibertà, arresti domiciliari, lavoro esterno ecc. -Ndr)». Per il Direttore del Dap è importante e auspicabile che i magistrati di sorveglianza concedano questi benefici, anche perché, nei fatti, hanno dato buona prova visto che, «in questi casi, il tasso di recidiva è inferiore al 20% mentre per gli altri detenuti è del 60-65%». Quanto alla dismissione di alcune carceri, come quello di Pianosa, Mastella ricorda che fu il Parlamento a deciderla, trasformandolo in parco della Regione Toscana. «Io posso soltanto utilizzare interventi finanziari per rimodernare e ristrutturare gli istituti penitenziari», ha aggiunto. La costruzione di nuovi istituti (per la quale sono stati stanziati in Finanziaria 70 milioni di euro) è «competenza del ministro delle Infrastrutture».
È stato invece durante un convegno dell'Udeur sugli incidenti stradali che Mastella ha ipotizzato di abbassare la soglia dell'età di punibilità dei minori a 16 anni. «Su questo apro una vertenza: se un sedicenne può votare per determinare un nuovo soggetto politico, si può ritenere che, se commette reati, sia valutato come un ragazzo?».


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