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12.11.2007 - Mastella: sbarramento al 10% se si vuole adottare il sistema proporzionale
12.11.07 da "La Gazzetta del Mezzoggiorno" INTERVISTA | Dal leader dell'Udeur sfida-provocazione al n.1 del Pd
 
FRANZI DE PALMA

Il ministro della Giustizia Clemente Mastella, ieri a Foggia per una manifestazione di partito, critica la proposta di Veltroni sulla legge elettorale perché mira a prosciugare i piccoli partiti. Il sistema tedesco potrebbe anche andare bene ma con una quota di sbarramento al 10 %. Al momento ci sono iniziative molto confuse -spiega il Guardasigilli - vedo più il tentativo di dividere gli uni dagli altri nei rispettivi schieramenti che la voglia di arrivare ad una legge elettorale seria. La legge elettorale è il seguito di un percorso di riforme istituzionali. E non risolve il problema della governabilità.
Lei che sistema di voto preferirebbe?
La proposta più saggia è quella di un sistema elettorale regionale, o provinciale-comunale. Però se si vuol utilizzare il sistema tedesco va bene, noi siamo per la quota alta. Si vuole prosciugare l'area dei piccoli partiti, siamo disponibili a metterci in discussione ma occorre che la quota sia al 10%. Non debbono esserci giochi per avvantaggiare partiti di qua o di là. Ma bisogna stimolare quelli che hanno identità di vedute a stare assieme.
La legge elettorale è un punto di arrivo. Quali sono le riforme da fare subito?
È necessario un cambio di passo all'interno della Costituzione con l'elezione diretta del premier. Poi si può cambiare il sistema di voto, equilibrando i poteri delle Asssemblee: una Camera che diventa referente del premier e il Senato federale.
Lei è contrario al referendum?
Sì, è la più grande ipocrisia politica perché consentirebbe ad un partito con il 30 % di governare
il Paese. Per quanto ci riguarda il referendum fa a cazzotti con la coalizione di governo e con la possibilità di convivere con la stessa maggioranza. Non vorrei che si discutesse su ipotesi che non trovano riscontro nella realtà e si finisse per andare in maniera ineziale al referendum elettorale.
È a Foggia per un incontro elettorale in vista anche del congresso regionale del partito di gennaio prossimo?
Ho trovato un partito in eccellente salute, molto forte e in crescita costante e sono convinto che avrà un risultato notevole al prossimo appuntamento delle elezioni provinciali dell'anno prossimo. Noi siamo solidali con il presidente uscente Stallone perché in questi anni ha dimostrato equilibrio, buon senso e, sul piano gestionale una forte efficacia operativa.
Vincenzo Divella non è entrato nel Partito democratico. Entrerà nell'Udeur per essere il referente del partito in Puglia?
Non lo so. Noi accogliamo tutti a patto che ci sia unità e rispetto. Non mi piacciono le forzature che ci sono ora, bisogna ritrovare l'equilibrio. In Puglia c'è un autostrada aperta per conquistare il consenso. Ho bisogno di un partito forte, risoluto ma soprattutto unito. Non voglio litigi ma rispetto reciproco. Chi viene meno a questi principi è fuori dal partito che non può e non deve avere un unico referente. Detto ciò, è in atto un allargamento del consenso, chiunque vuol venire è ben accetto e mi rivolgo a quanti sono insoddisfatti dal Pd. È stata un bella giornata in terra pugliese, A Lucera ho ricordato' Giuseppe Di Vittorio (fu detenuto due volte nel carcere della cittadina) che è stato un Grande della patria democratica del nostro Paese.

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