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POPOLARI UDEUR : News Invia news  |  Scarica PDF
12.12.2007 - Mastella contro tutti «Vogliono la crisi... »
«Potrei non andare più in Consiglio dei ministri In Campania voglio i poteri speciali, come in Catalogna»
 
12.12.07 - "l'Unità" - di Federica Fantozzi / Roma 


STRAPPO 
Dopo la diserzione polemica del Consiglio dei ministri ieri mattina per «dare un segnale» sulla legge elettorale, il leader dell'Udeur Clemente Mastella, cravatta rosa e pashmina turchese, si sfoga nel Transatlantico di Montecitorio con i cronisti.
Ministro, perché non ha partecipato al cdm?
«Comincio a prendere le distanze. Potrei non partecipare neanche ai prossimi. Non terrò in piedi un governo dove i cosiddetti alleati vogliono ammazzarmi».
C'è una bozza di legge su cui la discussione è aperta. Non vuole confrontarsi?
«Non vorrei che con il Vassallum il vassallo diventi io...».
Il Vassallum pare tramontato, la base è la bozza Bianco. Non va bene neanche questa?
«Le pressioni su Bianco da parte di Veltroni, Franceschini e Fi sono state enormi. E si vede. È un testo che ammazza i partiti piccoli e quelli medi. Puoi mettere in difficoltà il governo. Non sono io, che resto leale a Prodi, è il Pd che comportandosi così vuole la morte del governo».
Vede un'operazione a spese di Prodi?
«Non sono un criminologo della politica. Comunque, non ce l'ho con lui ma con gli alleati».
Quale riforma elettorale andrebbe bene all'Udeur?
«Lo sbarramento al 5% non va bene neanche a Casini e alla Lega. A noi va bene il ritorno al Mattarellum. Anche il tedesco con sbarramento al 5% purché il riparto non sia solo a livello nazionale ma circoscrizionale».
Suona molto pro domo sua...
«Noi in Campania abbiamo il 10%, abbiamo preso 400mila voti. E nonostante questo dovremmo fare come Cortina, chiedere ospitalità al Trentino Alto Adige per avere una rappresentanza?».
 Insomma, salvare i partiti regionali.
«Allora mi diano in Meridione i poteri speciali come in Catalogna.In Spagna Zapatero non governa senza l'accordo con i baschi e i catalani».
Non basta discuterne in Parlamento? Si vedrà se i numeri ci sono.
«Infatti, vedremo. Con tutti i voti a scrutinio segreto...».
Qual è la sua piattaforma?
«Una verifica seria e approfondita a gennaio. Anche sulla legge elettorale che non deve essere fatta per fregare noi. Niente leggi truffa. O non c'è più la maggioranza politica, non c'è più la coalizione» 
Che cosa teme davvero?
«Se il Pd pensa di ingoiare la nostra parte di ispirazione cattolica, sbaglia. Non vogliamo un partito che ipoteca tutto e tutti. Casomai un partito grande con satelliti intorno. Vedo una riedizione della strategia di Togliatti e Gramsci: da "nessun nemico a sinistra" a "nessun nemico al centro"».
Ma non siete in trattative per allargarvi? E la Cosa Bianca? La lista con l'Udc alle Europee? 
«Io posso mettermi insieme ad altri, ma non voglio essere obbligato a farlo da un nodo intorno al collo. Non si può fare una legge solo perché Berlusconi si è rotto le palle di Fini e Casini e Veltroni di noi minori».
Si è lamentato che la riforma assomiglia a un rotweiler anziché a un pastore tedesco che è un cane buono. Ma lei possiede un rotweiler da 12 anni...
«Con me è buonissimo. Ma gli altri li azzanna. E fa paura».
Ha gridato tante volte al lupo. Davvero se non cambia la bozza a gennaio sarà crisi?
«Io non vorrei dirlo. Ma sarà così, e non perché la vogliamo noi. Ormai mi sento più fuori che dentro».


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