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03.03.2008 - «Caro Silvio, te la farò pagare»
Intervista a Mastella - "Libero" - domenica 2 marzo 2008
 
Alla fine sarà l'unico a correre veramente da solo. Senza alleati. Ma per Clemente Mastella superare il 4 per cento nazionale o l'8 in Campania rischia di essere una missione quasi impossibile. «Resterò fuori dal Parlamento? Nessun dramma, dopo trent'anni ci può stare. Ma certo non regalerò il mio scalpo a nessuno».
Pentito di aver fatto cadere il governo Prodi?
«Ora è chiaro a tutti che io non tramai contro Prodi, forte di chissà quali accordi con Berlusconi come qualcuno scrisse. Il governo sarebbe caduto lo stesso sulla sfiducia al ministro Pecoraro Scanio pochi giorni dopo. Poi certo, c'è stato un tatto personale non irrilevante». (...)
È vero che Andreotti le consigliò di non dimettersi e di non fare cadere il governo?
«Sì. Ma lui aveva la freddezza di valutare le cose serenamente. A me infersero un colpo mortale: mi ritrovai solo».
Anche Berlusconi l'ha lasciata solo?
«Berlusconi ha dichiarato più volte che per lui la riconoscenza è tutto e che mi considerava parte di un'alleanza. Anche ieri l'altro lo ha dichiarato alle agenzie, tra l'altro senza che io ne fossi minimamente a conoscenza di alcunché. Poi è bastato il no di un Fini o di un Maroni qualunque per sconfessarlo. Allora delle due l'una: o Berlusconi non conta più nulla, oppure è il gioco delle parti». 
E lei cosa crede?
«Vedo un cinismo di fondo. Vedo un Berlusconi molto diverso da quando alla festa dell'Udeur di Telese tentò di convincermi a passare di là».
Sul mancato accordo, il Cavaliere ha dichiarato che «non c'è sincronia tra l'immagine rappresentata da un certo modo di rappresentare la politica e quello che è il sentimento del Popolo della libertà».
«E come rappresenta lui la politica? Facendo l'accordo con la Dc di Pizza? Sfilandomi il partito, offrendo candidature ai miei amici? E come la rappresenta il suo alleato Fini: facendo l'accordo con l'Udc in Sicilia perché altrimenti perdono? Ma mi facciano il piacere, avrebbe detto il grande Totò: questo è l'abisso della moralità».
Non lo stava facendo anche lei l'accordo con questo Pizza?
«Io ricordo la Dc di Moro, di Fanfani, di Andreotti, di Cossiga. Non quella di Pizza».
Vincerà Berlusconi o Veltroni?
«Vedo un Berlusconi incerto, titubante. Non è da lui. Veltroni è invece più in palla; sta dettando la campagna elettorale. Lei mi chiede: chi vincerà? Le rispondo che se continua così perderà Berlusconi».
Casini vede l'ombra del Veltrusconi, cioè dell'accordo tra i due. Lei?
«Forse era possibile prima, adesso lo vedo più difficile. Se comunque ci fosse un'intesa tra i due, allora si scoprirà il bluff di questi due fìnti partitoni, che sono in realtà due mini coalizioni. Dunque torneremo di nuovo al voto».
Perché Dini sì eMastella no?
«Perché Mastella è fuori da certe logiche economiche e non solo economiche».
Veltroni ha fatto l'accordo con Di Pietro e i Radicali.
«Perché sono i suoi alleati naturali. I Radicali sono quelli delle campagne contro il Papa, contro la Chiesa e contro i valori, dei cattolici. Quelli sono e quelli, restano. Idem Di Pietro: è quello del tintinnio di manette, dei magistrati che hanno sempre ragione. Perché sorprendersi: il laicismo dei radicali e il giustizialismo di Di Pietro fanno parte del bagaglio culturale di Veltroni».
E lei aborre il giustizialismo...
«La cronaca ci offre casi particolari e anche ciò che è capitato alla mia famiglia ha dei contorni discutibili, tuttavia negli anni che sono stato al ministero ho avuto modo di apprezzare il lavoro serio, responsabile e professionale della stragrande maggioranza dei magistrati».
Giù la maschera: Mastella, lei al Nord fa perdere i voti...
«Il Nord ha rotto le scatole. Dicono Roma Ladrona e poi c'è gente come Maroni che è in Parlamento da quindici anni; io almeno non ho mai detto Roma Ladrona. Il Nord con il suo finto piagnisteo di gente con la pancia piena ha rotto l'equilibrio del Paese. Il federalismo, me lo lasci dire, è una cretinata che ha impoverito il Sud. Bossi è un politico intelligentissimo; fessi sono stati gli altri ad andargli dietro!».
Bassolino è un prodotto del Sud. I rifiuti si accumulano solo al Sud. La mafia...
«.. .No guardi, vediamo di smetterla. Il Sud non è tutto Bassolino e nel novanta per cento del Sud i rifiuti non si accumulano come a Napoli o a Caserta. Ora la faccio partire io la rivoluzione al Sud, ridarò io dignità al Sud e me ne frego delle ironie del Nord». Veramente la Lega Sud la sta facendo Raffaele Lombardo
«No, lui fa la Lega siciliana. Berlusconi crede che l'Italia sia la Padania di Bossi e la Sicilia di Lombardo e Cuffaro. I problemi del Sud non si risolvono con il Ponte, che pure sarebbe importante se non fosse che prima bisogna pensare a levare l'immondizia dalle città, dare la casa a chi ha bisogno, dare lavoro ai giovani. Il Sud dovrebbe fidarsi di Veltroni che tiene su Bassolino o di Berlusconi e Bossi che ci danno le briciole? Al Sud ci penso io».
Li toglie lei i rifiuti per strada?
«Io non sono come Fini che si fa fotografare in mezzo ai rifiuti per poi farsi bello. Io qui ci vivo e ho tutto l'interesse ad avere un Sud pulito e dignitoso. Sì, li tolgo io. Come li tolgo dalle mie parti, incentivando la raccolta differenziata».
In Campania comanda lei o Bassolino?
«Dopo tutto quello che sta succedendo, Bassolino non si dimette, resta lì al suo posto, sfida il leader del Pd Veltroni e lei mi domanda se comando io oppure lui?”
Bassolino ha detto che il suo è un processo politico?
“Nulla di personale, ma quando di mezzo c’ero io, il processo era sacrosanto. Ora che c’è di mezzo lui, il processo è politico...... Ma quando la finiamo con questa storia di Mastella che comanda, che piazza e che colloca? Io dal governo Prodi non ho avuto una sola nomina”.
Mica ci può dire che lei è uno di passaggio....
No, ma non sono neanche il mostro descritto sui giornali. Quello che è stato fatto a me non è accaduto con nessun altro: strano no? Io sono il mostro da eliminare per pulire la politica: bene, si accomodino i Pizza e i cloni di Beppe Grillo”.
Perchè neanche Casini l’ha voluta?
“Perché io sono il male, io sono quello che fa perdere i voti e tutti si ritengono delle verginelle. Anche il mio amico Casini c’è cascato. Auguri per la cosa che stanno mettendo assieme. Che poi altro non è che la vecchia Udc, visto che Tabacci e Baccini stavano lì fino a due mesi fa....
L’Udc meno Giovanardi e più De Mita. E con Cuffaro.....
Vede, io non parlo mai male di chi è in difficoltà, non ho mai tradito nessuno. Io faccio politica ed è con le scelte politiche che prenderò i voti in Campania e nel Sud”
Farà anche lei il Ponte?
Il Ponte lo stanno costruendo sopra la Campania e sopra l’intero Mezzogiorno. Per andare dietro la Lega è scomparsa la questione meridionale. Il centrosinistra illuse tutti con il nuovo rinascimento napoletano. Quindici anni dopo siamo qui a tirare la somma e allora vediamo che il Sud è ancora atterrato perché abbandonato dai governi e tradito dalla sua classe politica. Guarda caso, a me che rivendico l’orgoglio della cultura meridionale hanno segato le gambe.
C’è un disegno?
Non può essere tutto casuale.
Se non dovesse essere rieletto, per lei sono pronte le manette. C’è chi dice anche questo.....
Sarebbe l’ultima cattiveria, l’ultimo atto di un calvario.



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