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22.05.2008 - COPIO BOSSI E FARO’ NASCERE LA LEGA DEL SUD
DOPO 32 ANNI E’ STATO COSTRETTO A LASCIARE IL PARLAMENTO. ORA STA SCRIVENDO UN LIBRO (PROMETTE DI SVELARE IL COMPLOTTO CONTRO MPRODI) E HA RICOMICIATO A FARE POLITICA. PRENDENDO A MODELLO IL PARTITO DEL SENATOUR da "Corriere Magazine"
 
di Enzo D’Errico

Soltanto la malinconia, di tanto in tanto, riesce a stemperare l’amarezza che inacidisce i ricordi e corrode il presente. Affiora in piccoli dettagli, che sono poi la vita vera e che Clemente Mastella aveva messo da parte come un vestito fuori stagione. “ Ci sono stati momenti in cui avevo il vuoto davanti” confessa abbandonandosi sul divano del salotto. “Dopo trenta e passa anni in Parlamento, con il tempo che non bastava mai e le giornate brevi come un soffio, non sapevo cosa fare. Mi svegliavo e gironzolavo per casa rimurginando i soliti pensieri.... Adesso è finita, sto scrivendo un libro sullo tsunami giudiziario che ha travolto la mia esistenza e l’intero sistema dei partiti. In più, ho ricominciato a fare politica perché credo che il Mezzogiorno abbia bisogno di una forza capace di difenderne le ragioni. Si, qualcosa di molto simile alla Lega Nord ma con radici in quel cattolicesimo solidale che rappresenta l’anima della mia terra”.
I fotogrammi del governo Prodi si mescolano con quelli del nuovo esecutivo, i ricordi si alternano con le speranze e le delusioni. “C’è stato un complotto contro Prodi e, per di più, ordito all’interno della sua maggioranza” afferma. “Io sono stato il pretesto, la leva con cui far saltare tutto. Ed è andata così: hanno colpito me per trascinare giù Romano. Sapevano che, di fronte al castello di nefandezze nel quale stavano imprigionando il mio partito e la mia famiglia, avrei dovuto lasciare il ministero della Giustizia. Sono un sentimentale, io, mica un ragioniere della politica come tanti del centrosinistra”.
Sta di fatto, però, che l’Udeur non ha votato la fiducia a Prodi, scatenando la crisi. “Avevo mia moglie agli arresti domiciliari con accuse inesistenti, un partito distrutto e messo alla gogna....Si, ho ceduto alle ragioni del cuore e non me ne vergogno. Forse oggi mi comporterei diversamente. Lo ripeto, all’interno della coalizione era in atto un complotto per liberarsi diPprodi. Avevano anche un altro colpo in canna: se fosse andata male con me, sarebbe stata la mozione contro Pecoraro Scanio ad azzerare tutto. la verità è che, nei fatti, l’alleanza non esisteva più”.

LE FACCE DEI FANTASMI

Descritta così, sembra una scena popolata da fantasmi e sagome senza volto che si muovono nell’ombra. “Ma quali fantasmi! Quelle facce hanno nomi e cognomi. Ci siamo già dimenticati quando, pochi giorni prima della crisi, venne annunciata la volata solitaria del Pd alle prossime elezioni? l’esito di queste manovre ormai è sotto gli occhi di tutti: una sconfitta senza precedenti. E con l’aggiunta di un paradosso che ha davvero dell’incredibile: Berlusconi costretto a ringraziare la magistratura, o almeno una parte di essa, per il rapido ritorno a Palazzo Chigi.
Lei, però, era pronto a passare con il Cavaliere. Anzi, dicono che la trattativa fosse a buon punto e poi..... “Senta, mentre altri ordivano congiure, io sono stato leale fino all’ultimo istante. Ho sempre respinto abboccamenti, inviti più o meno espliciti che venivano dallo schieramento opposto. I colloqui con Berlusconi sono cominciati quindici giorni dopo la caduta di Prodi. Lo ammetto: ero sconvolto dall’arresto di mia moglie e mi sentivo accerchiato, avevo paura di essere finito sotto scacco....Nessuno aveva messo in conto che si sarebbe scatenata l’apocalisse. Così proprio mentre si celebrava il funerale dei partiti, l’ultimo vero partito, la Lega, ha quasi raddoppiato i consensi, a dimostrazione che la politica non s’improvvisa nei salotti ma si fa tra la gente”.
Ed è da qui che Mastella intende riprendere il cammino. “Il Sud è sparito dalla scena nazionale, la sua classe dirigente è stata cancellata nel giro di due settimane: hanno fatto fuori De Mita con la scusa dell’età e poi hanno candidato Veronesi che non mi risulta essere un adolescente. Lo stesso discorso riguarda me, Bassolino e altri. Siamo stati trattari alla stregua di una colonia: in Campania tutti i capilista provenivano da altre regioni. Adesso Berlusconi promette che si occuperà dell’emergenza rifiuti trasferendosi a Napoli: mi augurio che davvero risolva il problema, ma temo che alla fine farà soltanto la gioia degli albergatori, i quali dovranno ospitare ministri e funzionari. Il Meridione ha bisogno di ben altro e la Lega, con tutti i suoi limiti, rappresenta un modello organizzativo. L’Udeur deve puntare a trasformarsi in un partito federale simile a quelli che in Spagna difendono gli interessi dei catalani o dei baschi. Sarà necessario l’apporto delle migliori intelligenze per scuotere il Sud, ma è una sfida che vale la pena di affrontare. Forse l’unica che può restituire il futuro a una terra ormai scomparsa dalla geografia politica”.

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