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11.01.2010 - E MASTELLA RIORGANIZZA LE SUE TRUPPE PER LA RISCOSSA DEL MEZZOGIORNO
da "Il Denaro.it"
 

08/01/2010
E MASTELLA RIORGANIZZA LE SUE TRUPPE PER LA RISCOSSA DEL MEZZOGIORNO

Il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, ha dimostrato, con la sua elezione, l'anno scorso, al Parlamento europeo, nelle liste elettorali del Popolo delle Libertà, che le "sue truppe elettorali", che molti pensavano definitivamente scomparse, sono ancora pronte a seguirlo in nuove più stimolanti battaglie.

Con l'elezione a segretario regionale di Giulio Di Donato, esponente di spicco del Partito Socialista all'epoca craxiana, l'Udeur si sta riorganizzando su tutto il territorio campano per presentare liste elettorali forti fin dalle prossime elezioni regionali di marzo di quest'anno.

Mastella e Di Donato che, nella prima repubblica, erano autorevoli esponenti di due Partiti ( Dc e Psi) alleati, ma in fortissima concorrenza fra di loro, hanno in comune una grande abilità organizzativa, ma soprattutto la capacità di dare "grande carica" ai militanti dei propri partiti. Le "truppe mastellate" di democristiana memoria e l'entusiasmo dei militanti socialisti campani all'epoca d'oro craxiana erano il frutto di una grande capacità di leadership e trascinamento di questi due leader della prima repubblica.
Questa strana coppia politica, ora un po' più anziana, lavora intensamente ad un progetto politico su cui coinvolgere molte persone che rimpiangono le scuole politiche e la militanza attiva dei tradizionali partiti della prima repubblica, ma anche per formare "nuova classe dirigente politica" che abbia voglia di cimentarsi, in campo regionale, per migliorare l'attuale negativa situazione.

L'Udeur potrebbe, infatti, una volta completamente riorganizzato giocare un grande ruolo a difesa delle istanze del Sud, che oggi sono ormai ignorate dal dibattito politico.

Una forza politica che abbia la sua classe dirigente saldamente ancora nella Regione guida del Sud e che riesca ad ottenere, nella prossima tornata elettorale regionale, consensi lusinghieri, può costituire il "nucleo forte" su cui costituire una Forza politica del Sud, di cui si sente grande bisogno, per riequilibrare verso il Sud gli interessi politici ed economici ormai sempre più orientati verso il Centro Nord.

Due cavalli politici di razza, come Mastella e Di Donato, ce la possono fare a trasformare un movimento politico, da molti considerato agonizzante, in una nuova forza politica forte e vitale, che sappia diventare, in breve tempo, il vessillo politico del Sud, anche se saldamente ancorata, nell'attuale sistema bipolare, al Popolo delle Libertà, come lo è la Lega Nord nella parte settentrionale del Paese.

Nel nuovo ordinamento federale dello Stato, che sembra essere diventato patrimonio comune di entrambi gli schieramenti, forze politiche saldamente collegate al proprio territorio avranno sempre maggior linfa ed enorme capacità di incidere a favore delle proprie popolazioni.
Il successo della Lega Nord nelle regioni settentrionali ha una formula molto semplice ma efficace: noi siamo del Nord e vogliamo difendere i nostri interessi, dateci, perciò, il voto e sicuramente ci saranno ritorni positivi per la nostra gente. Nel Sud ciò non è avvenuto, inizialmente, perché vi era scetticismo sul federalismo e si puntava tutto a conservare lo stato unitario, nella speranza che le forze politiche nazionali fossero in grado di assicurare un federalismo graduale e solidale a favore del Sud.

Oggi molti cominciano, in entrambi gli schieramenti, a pensare che forse una "significativa" forza politica ancorata al Sud avrebbe potuto ottenere molto di più. I movimenti politici per crescere hanno bisogno di motivazioni ed ideali e la difesa e la crescita economica del Sud sono argomenti vincenti per riorganizzare "truppe elettorali", ma anche per suscitare quell'entusiasmo politico su cui ha fondato la sua forza elettorale, nel 1994, il Cavaliere quando decise di scendere in campo.


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