Regionali - Mastella: "Udeur erede del posto vuoto dell'Udc"
Avellino - Rappresenta l’ultimo baluardo centrista all’interno del centrodestra, in Italia come in Campania, almeno per ora, fin quando cioè non si ufficializzerà l’accordo tra Udc e Pdl. L’Udeur di Clemente Mastella si è riunito questo pomeriggio presso il centro sociale Samantha Della Porta.
L’ex Guardasigilli è stato accolto dai vertici locali del Campanile, dal segretario provinciale, Rocco Manzo, da quello regionale, Giulio Di Donato e dal presidente campano Gianfranco Iacobelli. Assente illustre, per note vicende giudiziarie, Sandra Lonardo che, fanno sapere dall’Udeur, sarà ricandidata al consiglio regionale il prossimo marzo nel collegio di Benevento.
L’Udeur ritorna quindi alla ribalta politica a sostegno della coalizione che vede Stefano Caldoro candidato Presidente. I Popolari ripartono però “accanto”e non “dal” Pdl, convinti come sono di voler conservare la propria identità . “Meno avventurieri che in passato” ha precisato il segretario nazionale Mastella “ e pronti a confrontarci sui temi politici che interessino le fasce costiere come le aree interne della regione”. Il benestare dei Popolari sulla nomina di Caldoro è stato ben accolto dallo stesso Ministro Gianfranco Rotondi che ha elogiato la scelta intrapresa dal Campanile definendola “forte” . Più che forte, “consequenziale” ha però preferito definirla Mastella, che ha dichiarato di non vederla come una mossa “eroica” ma semplicemente ascrivibile alle evoluzioni di un centrosinistra quasi imploso in se stesso. “Quelle di Bassolino e di De Luca sono ipotesi che sembrano ormai irrealizzabili”. Tra nomi che si fanno e nomi che si cancellano, insomma, verrebbe dimostrato il teorema della fallacità di un Pd ormai in avanzato stato di crisi, di un assetto bipolare e (quasi tendente al bipartitismo) in cui l’Udeur volutamente non ha mai creduto e che tanto meno ha mai favorito.
L’Udeur che guarda ai seggi di Palazzo Santa Lucia sa comunque di dover fare i conti con l’Unione di Centro e quindi, conditio sine qua non, con Ciriaco De Mita: “Non è un problema “ ha affermato Mastella “ a Strasburgo mi incontro spesso con De Mita e sono convinto sia possibile lavorare insieme anche in Campania attuando scelte benefiche per le zone interne come quelle da cui proveniamo” salvo poi soffermarsi su quello che, parafrasando quanto affermato poco dopo dal leader del Campanile, può essere definita come una “strategia politica localistica” messa in piedi dai vertici scudocrociati (la cosiddetta “politica dei due forni”). “Cercheremo di occupare lo spazio lasciato vuoto dall’Udc che non fa scelte nette ma solo localistiche, stringendo alleanze a destra o a sinistra a seconda della Regione ha pronosticato l’ex Guardasigilli del Governo Prodi, da giugno eurodeputato in forza Pdl.
Non esistono coalizioni eterne, ha da sempre sostenuto Mastella che, ha scommesso Iacobelli, se non fosse successo quello che è successo sarebbe adesso il candidato Presidente per il centrodestra. (di Oderica Lusi)
(sabato 23 gennaio 2010 alle 20.13)
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