«Il sindaco di Salerno è un guascone fascista che usa toni sguaiati». Clemente Mastella contro Vincenzo De Luca. L’europarlamentare chiude la campagna elettorale dell’Udeur a bordo di una nave Medmar, al molo Beverello, e ne approfitta per lanciare bordate al candidato del centrosinistra: «Alle ultime elezioni comunali di Salerno, mentre noi votammo lealmente per Andria, lui andò a trattare, tramite Lettieri, con il centrodestra che allora era rappresentato da Cosentino. Ma se Cosentino andava bene ieri perché non va bene oggi? Insomma, il primo cittadino è troppo disinvolto - aggiunge l’ex guardasigilli - e mi auguro che non sia eletto». Al fianco di Mastella c’è il candidato governatore del Pdl Stefano Caldoro, che non risparmia accuse al suo avversario: «De Luca non è cattivo. È come un vecchio zio brontolone - ironizza - quelli che ci sono in quasi tutte le famiglie, quelli che lasciamo parlare, ma poi sappiamo che alla fine contano poco o nulla». E ancora: «Non è fascista, ma comunista. E i comunisti cosa hanno fatto per Napoli? Nulla - attacca l’ex ministro - Tranne quei palazzoni di Scampia e qualche casa a San Giovanni a Teduccio. Voglio solo ricordare che mentre lui faceva il funzionario del Pci, io ero già in Consiglio regionale, qualche anno dopo prendevo 50mila preferenze per la Camera e lui appena 6mila». Alla manifestazione elettorale partecipano anche il segretario regionale Giulio Di Donato e quello provinciale Giovanni Della Corte che stanno «lavorando per il radicamento del Campanile sul territorio». Sandra Lonardo, capolista dell’Udeur a Napoli e Benevento, è invece in collegamento da Roma: «Sono una donna del Sud passionale e forte e certamente non arretro dinanzi alle difficoltà - afferma la presidente del Consiglio regionale, sottoposta ad obbligo di dimora nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta gestione clientelare dell’Arpac - Sto scontando una pena preventiva e ringrazio le persone che mi sono vicine in questo momento». Poi si parla di temi nazionali. Mastella si sofferma sulla scelta del Pdl di andare in piazza: «I problemi - chiarisce - non sono le manifestazioni di piazza ma sapere dove si va, in quale direzione, sapere cosa si fa per il nostro Paese che è in oggettiva difficoltà. Il vero obiettivo è quello di chiedere delle risposte. Caldoro, appena eletto, chieda ad esempio alla Fiat se vuole stare o no in Campania». Secondo l’europarlamentare ora è però necessario abbassare i toni: «Fino a quando rimane in piedi questa guerra magistratura-politica, che io ho tentato di ricomporre ma sono caduto, il Paese non reggerà, non andrà avanti». Infine il caso Lazio: «Se il decreto legge salvaliste non sarà approvato dal Parlamento - avverte - io credo che si tornerà a votare di nuovo».
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