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12.05.2010 - SULL'ESPOSTO TONINO CAMBIA ANCORA IDEA: "CLEME', TU NON C'ENTRI MA L'HO PRESENTATO |
articolo di Maria Teresa Conti tratto da "Il Giornale" del 12 maggio 2010 |
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di Mariateresa Conti
La smentita della smentita della smentita. Antonio Di Pietro, è il caso di dirlo, non si smentisce neanche stavolta. E affida a Repubblica Tv l’ennesima versione sull’esposto - nelle registrazioni dei colloqui con il finanziere effettuate dall’imprenditore Alessandro Giorgetta si parla a volte di esposto, a volte di lettera - che sarebbe uno degli elementi del presunto complotto ai danni di Clemente Mastella.
Piccolo riassunto delle smentite precedenti. Lunedì, il giorno in cui Il Giornale ha pubblicato la storia del presunto complotto, Tonino ha prima detto «mi attaccano per avere fatto un esposto alla magistratura», e poi «non ho presentato alcun esposto nei riguardi dell’onorevole Mastella né fatto alcuna sollecitazioni alla procura di Bari per indagare nei suoi confronti». Poco dopo, da Idv, l’ennesima precisazione, la procura non era quella di Bari ma di Larino.
E veniamo, appunto, a ieri. Secondo Di Pietro tra «avere fatto un esposto» e «non avere fatto alcun esposto», non c’è contraddizione. «Quasi tutti i giorni – ha detto il leader Idv – io faccio degli esposti», ma su Mastella «caro Feltri, hai preso una cantonata pazzesca, soprattutto sul giornale di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) dicendo che in un comunicato ho detto che ero orgoglioso dell’esposto, e nell’altro che non avevo fatto esposti contro Mastella: le cose – decripta dal dipietrese Tonino – non sono in contraddizione fra loro, confermo che ho fatto un esposto sui fatti pubblicati, e si può trovare nel fascicolo 630/2002, ma non riguarda Mastella, non c’azzecca proprio niente». Quindi al leader dell’Udeur: «Chiarire? Ma che ti chiarisco, Clemè? Ma chi ti ha mai pensato in quell’esposto? A Clemè, stai tranquillo!».
Chiaro, no? Sdegnata la replica di Mastella, che si affida ad una nota: «Di Pietro è come quei calciatori che dribblano anche se stessi. In questa vicenda non può permettersi, come al suo solito, di scherzare. Il fatto è talmente grave ed è legato ad altrettanto gravi episodi, per cui occorre che la magistratura intervenga per fare chiarezza. Che poi – aggiunge il leader dell’Udeur – l’onorevole Di Pietro abbia fatto l’esposto, o sia dietro l’esposto, o non c’entri nulla con esso, sono cose che non mi interessano, né tocca a me indagare al riguardo. Chiedo solo di accertare la verità».
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